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29 ottobre 2010

 

Blog Udc chiuso per davvero

 

 

 

 

 

 

Questa volta il blog dell’Udc chiude per davvero. In precedenza il blog era stato dapprima oscurato (si veda in questo sito l’articolo Blog Udc oscurato), poi è stato moderato (si veda l’articolo Blog Udc non più oscurato, ma “moderato”), quindi è stato liberato, cioè gl’interventi sono stati pubblicati senza più passare per il vaglio della “moderazione” (si veda, nell’articolo precedente, l’aggiornamento del 17 luglio). Infine, il 28 ottobre di quest’anno il sito è chiuso per davvero.

    Chi si reca al solito indirizzo del sito ( http://udccurno.splinder.com ), trova affisso un “cartello” dove si legge: «Per non venire trascinati in “frattaglie” che nulla hanno a che fare con la politica e con il nostro progetto, abbiamo deciso di chiudere qui. Ringraziamo i visitatori ecc.» Quindi, ancora: «Il tentativo maldestro di trasferire la polemica (non la politica) dai volantini cartacei (alcune volte anonimi) sul web non ci ha però convinto».

    In realtà non siamo convinti noi, perché l’Udc aveva dato vita a un blog che era diventato praeter spem, cioè di là da ogni speranza, una palestra di libera discussione intorno alla politica di Curno: una discussione, cioè, finalmente sottratta al dominio dei tenutari della politichetta curnense. La stessa Udc avrebbe potuto trarne vantaggio. È evidente che era questo, precisamente, ciò che si riprometteva.

    Si noti che nel blog intervenivano – qualcuno direbbe purtroppo – personaggi di bassissima lega, buzzurri di tre cotte, che hanno fatto di tutto per mettere a tacere e screditare chi rappresentava un punto di vista elevato, al di sopra dei miasmi della politichetta. Però i trogloditi e i vecchi malefici sono stati tutti messi a posto, hanno tutti dovuto batter ritirata con le pive nel sacco. Questa è stata una vittoria non da poco, una vittoria delle facoltà superiori dell’intelletto sulla parte animale latente in ognuno di noi, una vittoria della cultura sull’ignoranza, una vittoria dell’etica sul marasma morale. Coloro che si sono impegnati a mantenere alto il tono del discorso non hanno avuto paura di sporcarsi le mani. È vero, si sono scontrati con i buzzurri, ma li hanno messi in fuga.

    Falliti tutti i tentativi finora esperiti di mettere a tacere per vie ordinarie la voce della ragione o, quanto meno, le voci di coloro che, spezzando le catene della politichetta, intendevano ragionare di politica, l’unico modo di ridurli al silenzio era chiudere il blog. Chissà se ci sono riusciti. Fra l’altro, non dimentichiamolo, la chiusura del blog fa gioco a chi teme che la politica di Curno riservi qualche sorpresa, molto interessante, entro la fine dell’anno. Fa gioco a chi ha un terrore pazzo di un pubblico dibattito.

    Naturalmente, l’amministratore del blog dell’Udc avrà le sue buone ragioni per chiudere, ma le ragioni che lui ha prodotto non ci convincono. Ne avrà altre, perfettamente legittime. C’induce a pensarlo, fra l’altro, la dinamica precipitosa con cui il blog è stato chiuso, senza preannuncio, come pure si fa in casi analoghi. Il blog è stato chiuso il 28 ottobre, ma il 27, il giorno precedente, è passato – anche in questo caso, senza preavviso – per una fase di “moderazione”, peraltro durata un giorno soltanto. Quindi, in fretta e furia, il blog è stato chiuso. Scrivevo il giorno 27 ottobre all’amministratore del blog:

 

Vedo che il blog dell’Udc è nuovamente “moderato”. Non sarebbe bene scrivere due righe, che spiegassero la ragione della “moderazione”? È sufficiente dire la verità: lamentele, abuso della libertà di parola da parte di alcuni internauti, tentativo d’impestare il blog da parte d’ignoti (o dei soliti noti), un’“offerta che non potevo rifiutare”, minacce di denuncia ecc.

     Dico questo nella consapevolezza che gli eventuali rischi li correte voi, e che voi siete liberi di fare quel che volete. Come sapete, corro solitamente i miei rischi in proprio, non sarò certo io a pretendere che altri rischino per me, o per terze parti.

     

Perché non ci convincono le motivazioni ufficiali dell’amministratore del blog? Beh, proviamo a leggere l’incipit di questa pagina del blog Udc, pubblicata il 31 luglio, dopo che il blog era passato per una fase di oscuramento, seguito da moderazione e, infine, da liberazione. Dalla lettura di questa pagina risulta che il moderatore del blog aveva tutte le intenzioni di tenere duro, il 31 luglio. Si veda qui sotto:

 

sabato, 31 luglio 2010

Chiariamolo una volta per tutte: nessuno ci hai mai chiesto di chiudere il blog, nemmeno Pedretti!

 

L’estate è fatta per il gossip, lo si capisce dal tono degli interventi di queste settimane. L’unica cosa certa è che nessuno ci ha mai chiesto di oscurare il blog, nessuno ha mai chiesto di chiudere questo blog.

    Perché?

Primo perché siamo liberi e quindi non soggetti a condizionamenti.

     Secondo perché chiunque lo chiedesse perderebbe un po’ di visibilità nella rete che i media tradizionali spesso non dànno, sia per gli anonimi che per quelli che si firmano, sia con uno pseudonimo sia con il proprio nome reale.

 

(dal blog dell’Udc: intervento in apertura di pagina dell’amministratore del blog)

 

Non ho niente da aggiungere. Mi limito a osservare che, comunque vadano le cose (in realtà, sono già andate) quella del blog dell’Udc è stata una grande esperienza. Il blog è stato una palestra per chi si è cimentato nei ludi “reziali”, un catalizzatore di opinioni, una trappola per alcuni soggetti “politici”, costretti a uscire allo scoperto, un j’accuse nei confronti di chi, essendo chiamato in causa come “evasore etico”, ha fatto lo gnorri adducendo pretestuosamente una virginale volontà di “non sporcarsi le mani” nel blog. Grazie al blog, abbiamo la prova provata della pravità di coloro che hanno sequestrato la politica a Curno. Un tema formidabile per la prossima campagna elettorale.

 

Nota: nell’articolo Sul “territorio”, ovvero la questione dei suoli a Curno riporto tel quel il mio contributo al dibattito sulla questione dei suoli, che costituiva materia dell’ultima pagina del blog dell’Udc, nel momento in cui il blog è stato chiuso.