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2 luglio 2010 

 

Il blog Udc di Curno, non più oscurato, ma “moderato”

 

 

 

 

Il giorno 2 luglio il blog dell’Udc di Curno – dopo essere stato oscurato: si veda Blog oscurato – torna ad essere accessibile, senza più necessità di passare per le forche caudine dell’iscrizione a Splinder e della richiesta di essere invitati a partecipare.

     Neanche adesso (nel momento in cui scriviamo queste righe) il blog presenta alcuna spiegazione del suo oscuramento (perlomeno, al largo pubblico). Né viene data una ragione della sua riapertura generalizzata. Continuano tuttavia ad essere “moderati” (cioè censurati) molti interventi significativi, in particolare quelli relativi alla pagina che, probabilmente, racchiudeva i contenuti che sono stati all’origine dell’inopinata chisura del blog. Tale chiusura è stata imposta da qualcuno che non osiamo nominare, sia perché non abbiamo alcuna certezza al riguardo, sia perché a Curno c’è da qualche tempo a questa parte un clima soffocante, fetido di querele e minacce di querele, lettere anonime, repressione, timore e tremore; un clima che non ci piace né poco né punto. Un clima il quale, oltre che essere poco piacevole, minaccia di essere pericoloso per coloro che osano alzare la testa. Nel blog dell’Udc, al posto degli interventi “moderati”, cioè assenti perché levati di sana pianta, appare un semaforo con la luce rossa. Si veda l’esempio qui sotto riportato:

 

 

Perché il lettore si faccia un’idea degl’interventi mancanti (perlomeno alla data attuale), e perché possa ragionare – se ne ha voglia e se ne ha il talento – sulle cause dell’oscuramento del blog, riportiamo di seguito, in compendio, il succo degli interventi “semaforizzati”. Infatti, quando abbiamo sentito tirare aria di burrasca in quella pagina che poi si è bruscamente interrotta al post # 40 (Eravamo il blog dell’Udc, poi dell’Aristide, poi del Pedretti...), ci siamo affrettati a trascriverne una copia nel nostro computer: il che dimostra che non saremo astuti come certi “politici” curnensi – anzi, come i romani antichi, disprezziamo l’astuzia e teniamo in gran conto l’onore – ma sappiamo ragionare.

#5     Aristide affronta i seguenti argomenti: a) la pretesa, da parte di Pedretti, di epurare Fassi e Donizetti, pur non avendone l’autorità; b) l’insensibilità etica della classe politica curnense; c) il vezzo di parlare di etica, invece di agire eticamente.

#9     Post di un anonimo dove si fa presente che Pedretti è quel che è, da sempre, anche prima del blitz alla cosiddetta moschea. Perciò il “principio superiore” (etico) invocato da Aristide avrebbe dovuto essere applicato fin da principio, al momento dell’alleanza con la Lega nord, da parte della lista “Gandolfi per Curno”.

#11   Intervento dell’interlocutore D (si veda Blog oscurato, al § “Un tranello logico”), il quale afferma che Aristide farebbe bene a occuparsi delle delibere, invece che della questione etica.

#12   Risposta di Aristide: il tema in discussione era la questione etica. Tuttavia – sostiene Aristide – parliamo pure, senza peli sulla lingua, di questioni amministrative e urbanistiche. Aristide invita D ad essere più esplicito in materia di clientelismo e accondiscendenza ai poteri forti, ai quali D accenna nel suo post precedente.

#13   Intervento di anonimo, il quale sostiene che la Giunta «una volta approvati i nove piani integrativi e di lottizzazione» di fatto avrà vanificato il Piano di goverrno del territorio (PGT).

#20   Intervento di C (si veda ancora Blog oscurato), il quale invita coloro che partecipano al blog a riflettere sulla natura della politica. La politica non è riconducibile esclusivamente alla sfera urbanistica, ancor meno se proiettata nelle beghe paesane. La stessa urbanistica, d’altra parte, è imprescindibile dall’etica. Perciò C invita D ad essere più esplicito, perché si possa finalmente procedere a una valutazione politica ed etica dei suoi argomenti.

#21   Risponde D affermando che l’attività politica si giudica dalle delibere. Lamenta inoltre il fatto che in otto anni non sia stato varato a Curno un Piano di governo del territorio. Quindi afferma: «Se sarà il caso, quando la delibera del Consiglio comunale verrà pubblicata nell’albo, farò nelle sedi appropriate le mie osservazioni». Riguardo al blitz alla cosiddetta moschea, cioè riguardo alla questione etica, D sostiene che quella è stata soltanto una «cazzata di Pedretti».

#22   Aristide rimprovera a D l’atteggiamento sfuggente («… farò nelle sedi appropriate le mie osservazioni»). Del resto non è la prima volta che D promette fuoco e fiamme, ma poi si ritira in buon ordine. Spesso lo fa per venire in soccorso di Pedretti. Scrive Aristide: «Il che non significa che io ipotizzi che D senta un trasporto di affinità intellettive e politiche per Pedretti. Anzi, sarei arrivato alla conclusione che D non ama Pedretti. Ma D ritiene opportuno dargli una mano, questo sì». Qui Aristide scivola in un errore: confonde, per via della data, una riunione di Giunta (il 29 marzo) con una riunione di Consiglio (il 29 aprile). Correggerà l’errore in un post successivo, il post #27.

#26   Un interlocutore anonimo precisa che il 29 marzo 2010 in Giunta si sarebbero approvati nove piani integrati. Invece il 29 aprile si sono approvati – in Consiglio – un Piano integrato e un Piano di lottizzazione con questa modalità: Pedretti «uscendo dall’aula del Consiglio, non ha fatto dichiarazioni, né partecipazione di voto. È semplicemente assente, ma non giustificato». Sostiene l’interlocutore anonimo che sarebbe stata, quella di Pedretti, una fuga per coprire un conflitto di interessi che avrebbe avuto come beneficiario terminale proprio D. Questa affermazione scatenerà, come si legge in Blog oscurato, l’ira di D. In effetti, se non dimostrata, questa è un’affermazione passibile di querela, sempre che si abbia la libidine di querelare chi scrive su un blog sotto pseudonimo, che abbia senso, e che non si abbia vergogna di questi scatti d’ira: si veda Sulla voluttà di denunciare. (Aristide, giusto per fare un esempio, è stato più di una volta invitato da un minus habens a suicidarsi. Istigazione al suicidio? Forse, macchisenefrega, in considerazione anche della minorità mentale di quel provocatore.) È tuttavia vero che Pedretti lascia anzitempo l’aula del Consiglio, ed è vero che Pedretti non ci ha dato una spiegazione del fatto (che potrebbe comunque essere plausibilissima: per esempio, una colica renale).

#28   Interviene C, nei termini che abbiamo visto in Blog oscurato, per condannare il ricorso alla tecnica dell’insinuazione «senza svolgere un ragionamento compiuto», nell’intento di «delegittimare una persona».

#36   C fa presente che D ha preso un granchio. Infatti, C intendeva difendere D. Amara conclusione di C: «Peste mi colga se prenderò di nuovo le difese di D!».

#38   D non capisce, o fa finta di non capire: perciò dà a C 48 ore di tempo per mettersi in contatto con il suo (= di D) legale, del quale fornisce nel blog l’indirizzo di posta elettronica.

Questo è tutto: provate voi a trarre le conclusioni, se vi sembra che vi siano elementi a favore di questa o di quella tesi.

Aggiornamento del 17 luglio

Di ritorno da un breve viaggio, osservo che il blog Udc non è più “moderato”. Cioè, i contributi inviati dagl’internauti sono pubblicati immediatamente, senza passare per il vaglio di moderazione. Però l’Amministratore del blog annuncia che chiuderà il sito.In realtà si tratta di una bufala, o di uno scherzo. Ecco che cosa scrivevo il 17 luglio:

 

Sono di ritorno da un viaggio che, pur non appartenendo al genere agognato da Baudelaire (si veda Invitation au voyage), non è stato tuttavia ignobile: in altre parole, non sono andato alle Seychelles, che è roba da burini. Apprendo così – in realtà senza meravigliarmi più che tanto – che l’Amministratore del blog dell’Udc di Curno deciso di chiudere baracca e burattini. Rispetto la decisione e provo a commentarla, con riferimento al contesto di questa ultima tornata di politichetta curnense. Non so nemmeno se il pennino della mia penna Rapidograph avrà vergato inutilmente queste righe, o meno, perché non ho un’idea del terminus a quo il blog sarà oscurato. Ma non fa niente: come dice un vecchio proverbio, "Dove c’è gusto, non c’è perdenza".

[…] leggo in questa pagina del blog, datata 17 luglio, che l’Amministratore del blog:

  • dopo aver blindato per alquanto tempo il blog (provate a indovinare perché) rendendolo accessibile soltanto a chi fosse iscritto a Splinder, per giunta sottoponendo a "moderazione", cioè censura, gli interventi molesti (provate a indovinare quali);

  • dopo aver aperto il blog a chicchessia, senza passare per le forche caudine di Splinder, mantenendo tuttavia il summenzionato criterio di "moderazione";

  • dopo aver levato per una decina di giorni la "moderazione"; stabilisce infine:

  • la chiusura del blog.  

Noi, ovviamente, rispettiamo la decisione dell’Amministratore del blog. Avrà le sue buone ragioni. Ce le ha illustrate, e tanto ci basta. Noi non denunciamo e non facciamo la voce grossa. Siamo inoltre consapevoli di non conoscere questo e di non conoscere neanche quello, neanche un po’, siamo soltanto vox clamantis in deserto. Perché Curno è veramente un deserto, fintanto che accetterà di essere tale, cioè di versare nella condizione abietta di feudo di Pedretti, essendo Curno, in realtà, parte di Bergamo e potendo ambire a qualcosa di meglio. Lo ripeto, non pretendiamo niente. A voi tutti, e all’Amministratore del blog: valete.

 

Si scoprirà poi che l’annuncio di chiusura fatto dall’Amministratore del blog dell’Udc è stato preso, paro paro, parola per parola, da un “pesce d’aprile” architettato da Vercingetorix, moderatore del blog Terradadda, molto seguito nella Bergamasca. Aristide se n’accorge e scrive il 24 luglio (sul blog dell’Udc):

 

Ah, volevo ben dire: le virgolette con cui s’apre e chiude la notizia di questa pagina del blog vorranno pur dire qualcosa. Le virgolette significano, di solito, una citazione. Già, citazione di che cosa? Ho provato a cercare in rete: quaesivi et inveni, "cercai e ho trovato" (Quaesivi et non inveni è il titolo di un saggio di Ricciardetto sulla sua ricerca della fede in Dio).

     In pratica: l’amministratore di questo blog ha ripreso un pesce d’aprile a suo tempo architettato da Vercingetorix, titolare del blog "Terradadda". Per saperne di più, si veda: Chiude Terradadda, uno dei blog più attivi dell’Isola bergamasca

 

Il pesce d’aprile di Vercingetorix è dell’anno precedente (1° aprile 2009), l’amministratore del blog Udc pensava che il suo copia-e-incolla passasse inosservato, contava sui vuoti di memoria. Ma la rete (intesa come Internet) non perdona, ha una memoria di ferro. Si veda anche la notizia del pesce d’aprile di Vercingetorix in Bergamo news (fare clic qui).