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Sull’incarico affidato a C.P. per la realizzazione del giornale dell’Amministrazione di Curno, 24035 Curno, bg

 


Un volantino del pd punta il ditino accusatore sul giornale dell’Amministrazione di Curno, 24035 Curno, bg. Il sindaco sapeva che qualcuno dell’opposizione, in particolare fra quelli incistati nei riti dell’invida maldicenza paesana, avrebbero avuto da ridire sulla scelta di C.P. come affidatario della realizzazione di un giornale che doveva essere culturale, e non di apparato. Per intenderci, s’intendeva fare, e si è fatto, un giornale senza foto di assessori e vecchine onestate da una pletora di nipoti,  senza pensierini edificanti, senza salamelecchi e amplificazione di qualsiasi iniziativa amministrativa, più o meno dovuta, come magnifica, unica e geniale, meritevole di essere denominata “evento"”, o financo “evento epocale”. Perciò le motivazioni di quella scelta sono state presentate in una seduta del Consiglio comunale (25.03.2008): è tutto verbalizzato. Dunque i cosiddetti progressisti non hanno scoperto niente, se non quello che è stato loro messo sotto il naso, fin dall’inizio. Adesso fanno la boccuccia storta: un giornale di riflessione sulla politica non gli sta bene. Preferivano giaculatorie politicamente corrette.

    Le motivazioni della scelta di C.P. sono riportate qui di seguito.

 

[…]

Cari amici di maggioranza,

passando al notiziario comunale, suddivido gli argomenti in tre gruppi.

 

Argomenti contro un giornale “di apparato” e i prodotti realizzati con lo stampino

I giornali comunali sono spesso soltanto degli organi pagati dai cittadini, intesi a dare visibilità agli amministratori comunali: s’iniziano con un pistolotto firmato dal sindaco, magari con la fotografia, seguono la notizia di una delega a un certo assessore (e foto dell’assessore), articoli firmati dagli assessori e nuove foto degli assessori. V. per esempio l’allegato 1. Ma un giornale così è inutile e – vedi anche i recenti fermenti di antipolitica – pone in cattiva luce la stessa Amministrazione.

Una tecnica più sottile consiste nel creare un comitato di redazione che gestisce i criteri di lottizzazione degli spazi: diminuisce il numero delle firme, o addirittura scompaiono, ma il criterio è sempre quello. Anche l’opposizione ha una sua parte nella lottizzazione, naturalmente minima: se il giornale è di 16 pagine, 15 sono lottizzate a favore dell’Amministrazione, una a favore dell’opposizione. Il capogruppo dei consiglieri di minoranza scrive le sue pensate, lui è tutto contento, i cittadini pagano.

Nei giornali di apparato il comitato di redazione – costituito da una rappresentanza di assessori e dal Responsabile della comunicazione (se c’è)  – oltre che stabilire i turni di lottizzazione, passa i materiali grezzi (pistolotto del sindaco, contributi assessorili premasticati, notizie sugli eventi e le inaugurazioni, sulle delibere ecc., più tabelle e fotografie) allo studio di pubblicità incaricato della realizzazione materiale del giornale. Il pallino passa ai grafici e ai redattori. I redattori si limitano a raddrizzare le gambe a qualche periodo sgangherato, levano le “d” eufoniche (nelle quali profondono i tesori della loro professionalità, scrivendo “e altri” invece di “ed altri”), scrivono i titoli e stabiliscono che cosa debba andare in neretto. Nell’articolo L’industria editoriale ieri e oggi (vedi) questi redattori sono descritti come “galline editoriali”.

Segue di qui che i giornali di apparato sono tutti uguali, soprattutto nella scansione dei contenuti. Per questa stessa ragione i siti Web dei comuni tendono anch’essi ad essere pressoché tutti uguali (“professionali” nel senso deteriore della parola, cioè fatti con lo stampino). Si vedano, in particolare, i seguenti esempi di siti gemelli, uguali nella struttura (senza neanche lo sforzo di cambiare la grafica!):

·      Sito del Comune di Curno (fra l’altro alcuni documenti non sono accessibili in modalità html, ma come pdf: inoltre i pdf non sono veri documenti pdf, ma scansione di immagini “esportate” in formato pdf, pertanto i tempi di acquisizione sono lunghissimi (vedi il “Calendario dei rifiuti”), anche per chi sia attrezzato con una linea Adsl 20 MB. Sempre nel sito di Curno, la “guida pratica del cittadino” è datata al 2005/06 ed è firmata da: Roberto Anelli, Sindaco di Alzano Lombardo; Roberto Bruni, Sindaco di Bergamo; Anna Maria Morelli, Sindaco di Curno; Alessandro Pagano, Sindaco di Ponteranica.

·      Sito del Comune di Villa d’Adda

·      Sito del Comune di Calusco d’Adda

·      Sito del Comune di Carvico

·      Sito del Comune di Villa d’Almè

 

Argomenti a favore di giornale fatto a regola d’arte

Questa proposta riguarda la realizzazione di un prodotto flessibile, diverso da quello solitamente realizzato dalle agenzie di pubblicità, per queste ragioni:

·      Il giornale è concepito come voce dei cittadini, più che dell’Amministrazione (ed eventualmente, di un’opposizione lottizzata). Ma l’Amministrazione amministra e non è detto che facendo della chiusura di un tombino un “evento” ci guadagni in termini d’immagine. Semmai, in una pagina del giornale espressamente concepita a questo fine, si dà notizia dei fatti notevoli. Ma le tabelle e i dati tecnici dovranno essere pubblicati su Internet (e il giornale riporterà il collegamento alla pagina relativa): inutile sprecare lo spazio per illustrare dati solitamente incomprensibili.

·      Lo studio editoriale che si occupa della stesura degli articoli, delle interviste, dell’impaginazione ecc. comprende redattori veri, cioè esperti e capaci, che non si limitano alla “cucina editoriale”, ma che svolgono in proprio l’inchiesta, la raccolta e la cernita dei materiali, in sintonia con l’Amministrazione. Il redattore, cioè, non interviene soltanto a livello di editing, ma imposta ed elabora la comunicazione.

·      La stesura del giornale nasce dalle indicazioni di un timone approvato dall’Amministrazione, e non da un assemblaggio di testi premasticati e di fotografie quali che siano, da far comprendere negli spazi assegnati dalla gabbia grafica. Le fotografie sono eventualmente commissionate ad hoc.

·      In questo giornale gli articoli non sono firmati, per evitare l’innesco di meccanismi di lottizzazione, ma i contributi sono sempre riconosciuti (nelle interviste, ovviamente, nel reperimento delle informazioni, nell’attribuzione delle foto ecc.).

·      Le beghe politiche rimangono fuori del giornale: non sono previsti spazi autogestiti, tribune politiche ecc.

·      Il giornale non prevede il solito e spesso odioso pistolotto del sindaco e fa a meno della foto del sindaco fasciato e tricolorato.

Per quanto riguarda i contenuti e il metodo di lavoro: il più delle pagine nasce dalle interviste con i membri della Giunta e del Consiglio comunale, nonché – e soprattutto – da interviste rilasciate dai cittadini. Altre pagine possono nascere da ricerche condotte dallo studio editoriale, eventualmente in collaborazione con i cittadini, le associazioni e le istituzioni.

All’obiezione che sarebbe più facile e anche più economico realizzare un giornale tradizionale con una delle agenzie di giro operante sul mercato (giro di destra, giro di sinistra, giro “professionale” ecc.) si risponde che ancora più economico è non fare affatto un giornale, considerato che un giornale di apparato e fatto con lo stampino rischia di mettere in cattiva luce l’Amministrazione.

 

Argomenti a favore dell’assegnazione dell’incarico a C.P.

In linea di principio: è sempre preferibile affidare il lavoro a una professionista piuttosto che a un’agenzia o a uno studio di dimensioni medio-grandi che presenti intrinsechi rigidità strutturali, le quali postulano una dequalificazione del lavoro intellettuale, a favore della congruità procedurale: un esempio a riprova di questo asserto e il decadimento dell’industria editoriale milanese (in relazione anche allo sfruttamento del precariato giovanile). I manager, a loro volta dequalificati, preferiscono dialogare con un altro manager, piuttosto che con un professionista, sia per ragioni apparentabili all’insider trading, sia – fondamentalmente – perché non sono all’altezza di un dialogo con una professionista.

In particolare, C.P. ha notevole esperienza e cultura (vedi curriculum allegato e la pagina Lavoro del sito Comminus eminus. Ha fondato e realizzato due giornali, a Roma e Bergamo. Si veda in particolare il secondo, Ismes news.

La sinistra curnense non ha niente da temere da C.P., perché lui è fondamentalmente un uomo di sinistra, costretto a votare per la Lega per ragioni che solitamente non vuol dire. Però lascia trapelare come indizi una canzone di Brassens, À l’ombre du coeur de m’amie, e due libri: Sotto gli occhi dell’Occidente, di Conrad, e Il conte di Montecristo, di Dumas. C.P. è un collaboratore della Rai (prima di Rai Educational , adesso di Rai Trade) e gode della fiducia di Renato Parascandolo, presidente di Rai Trade e noto intellettuale della sinistra hegeliana di scuola napoletana.

Riguardo all’incarico fiduciario derivante dal fatto che C.P. è conoscente (e consulente occasionale) del sindaco, e gestisce progetti di comunicazione con lui all’insegna di Daedalus Lab:

Angelo Gandolfi e C.P. hanno attività autonome, con partita Iva distinte. Le loro attività sono solitamente separate, tranne i progetti di comunicazione gestiti congiuntamente sotto l’egida di Daedalus Lab. Per esempio:

·      Angelo Gandolfi è consulente di Vivai Rota, C.P. non lo è.

·      C.P. è consulente della Rai, Angelo Gandolfi non lo è. C.P. ha curato anni fa tutti i progetti di comunicazione dell’Ismes (giornale, mostre ecc.), al tempo in cui Angelo Gandolfi era ancora studente.

·      Angelo Gandolfi e C.P. hanno realizzato insieme prodotti come la brochure su Ponte San Pietro, che è targata Daedalus Lab (si veda l’ultima di copertina).

L’incarico per la realizzazione del giornale comunale sarebbe in ogni caso affidato a C.P. e non a Daedalus Lab (che d’altra parte giuridicamente non esiste); Angelo Gandolfi vi lavora come sindaco, nell’ambito delle sue competenze, senza essere specificamente retribuito, né dal Comune, né da C.P.

Dunque è opportuno valutare seriamente se sia meglio un giornale fatto a regola d’arte, da parte di C.P. che è un uomo d’onore, oltre che un vero esperto e uomo di cultura, un giornale per il comune di Curno che ha come sindaco un uomo d’onore, o se sia invece preferibile un lavoricchio fatto con lo stampino, tecnicamente e culturalmente inadeguato (si veda ancora il sito del Comune di Curno). Si parva licet componere magnis, ricordo che per la carica di sindaco di Milano si era fatto il nome di Veronesi, ma Nando dalla Chiesa, scioccamente, si oppose, con l’argomento che Veronesi aveva avuto rapporti con Formigoni. Veronesi, da signore qual è, si ritirò in buon ordine. E c’è adesso, a sinistra come a destra, chi si rode le mani.

Cari saluti

Angelo Gandolfi